CHI È IL SANGUANELLO O SALBANELLO?
Nel folk-lore vicentino è il folletto dispettoso che vive tra boschi e miniere. La tradizione popolare vuole che l'elfo silvano, sempre vestito di rosso, si aggiri selvaggiamente per le montagne e abiti anche le zone di campagna. Lo gnomo "svelto, malizioso, beffardo" si diverte a far scherzetti ai malcapitati. L'ombra agile e veloce rende imprevedibile e misterioso il suo incessante vagabondare. Lo spiritello si trova dappertutto, bravo ad immischiarsi nelle faccende altrui e ad intralciarne il lavoro.
I Salbanei, piccoli folletti dispettosi che si compiacevano di fare scherzi vari mettendo a soqquadro qualche stanza e a volte attorcigliando i capelli dei bambini o i crini dei cavalli. I salbanei erano come degli gnomi, i folletti del bosco, erano omini piccoli e il loro divertimento era fare i dispetti. Ne sapevano qualcosa i boscaioli: quando si fermavano a ber un bicchiere di vino i salbanei nascondevano la legna e la scure, così che questi poveri uomini dovevano tornare a casa a mani vuote. Su di essi, come sull'orco, sulle strie, sui maghi, si raccontavano nelle stalle durante i filò le vicende più fantastiche, gli incontri più impensati. Tutti questi esseri che vivevano abitualmente negli spazi inaccessibili alla comune esperienza e alla diretta conoscenza - nei luoghi più remoti o abbandonati, nelle tenebre della notte, nei fenomeni naturali inspiegabili - non erano per lo più protagonisti di storie vere e proprie, di vicende conchiuse. Di loro si raccontavano piuttosto le misteriose, ma precise circostanze in cui si veniva a contatto.
Sto lavorando ad un progetto a cui sto pensando da tempo... che via via vi illustrerò ...